Boas ha introdotto il concetto di "particolarismo storico", sostenendo che la cultura deve essere studiata nella sua specificità anziché in modo generale come gli evoluzionisti facevano.
Ruth Benedict, a sua volta, ha introdotto il concetto di cultura come "configurazione", focalizzandosi sui simboli e le idee come elementi integranti che definiscono una cultura specifica. Benedict escludeva dall'analisi culturale aspetti come le arti e l'economia, concentrandosi invece sul modo in cui idee e comportamenti si integrano e creano una realtà culturale particolare. Inoltre attribuiva a ogni cultura un modello unico basato sulla combinazione di idee, valori e comportamenti. Questo concetto ha influenzato l'antropologia americana.
Boas, insieme a antropologi come Kroeber, Benedict e Mead, ha contribuito a cambiare l'approccio verso la cultura, combattendo il razzismo e i pregiudizi.
Ha illustrato questo concetto attraverso 4 modelli culturali : Zũni, indiani delle pianure, Kwakiutl e Dobu della Melanesia.
Margaret Mead, un'allieva di Boas, ha esaminato le culture del Pacifico come i Samoani e ha pubblicato "L'adolescenza in Samoa" per evidenziare come la cultura samoana gestisse l'adolescenza in modo diverso dagli standard americani. Ha cercato di sfidare i tabù sessuali americani mostrando la diversità culturale nei modi di affrontare i passaggi cruciali della vita come l'adolescenza. Le ricerche concludono che la cultura ha un impatto dominante sulla natura. Margaret Mead sosteneva che i problemi adolescenziali non dipendevano dalla crescita fisica, ma dall'educazione errata e dai modelli sociali distorti imposti agli adolescenti. Mead ha contribuito significativamente alla diffusione dell'antropologia tra un pubblico non specializzato.
Gli studi condotti dagli allievi di Boas, in particolare Benedict e Mead, hanno influenzato le scienze sociali, dell'educazione e della psicologia negli Stati Uniti. Questi studiosi hanno lavorato sul rapporto tra cultura e individuo, sostenendo che la cultura influenzi necessariamente le disposizioni psicologiche degli individui. Benedict ha approfondito questa idea attraverso la ricerca di modelli culturali.
Si discute poi degli scontri tra i cittadini civili e la polizia, focalizzandosi su un caso a Birmingham, in Alabama durante gli anni Sessanta, in opposizione alla segregazione. Si menziona l'importanza di comprendere la psicologia del nemico nelle strategie belliche, con esempi di studio del carattere dei giapponesi e dei russi alla fine della Seconda guerra mondiale. Viene presentata la posizione di Boas e dei suoi allievi contro il darwinismo sociale, sottolineando la cultura come oggetto autonomo di ricerca nell'antropologia culturale. Boas critica l'ideologia del "diritto del più forte" del darwinismo sociale, difendendo l'idea di cultura come campo separato e battendosi contro il razzismo e la discriminazione.
Il bilancio dell'esperienza antropologica statunitense sulla cultura nella prima metà del Novecento evidenzia diversi punti chiave :
1) La ricostruzione dell'evoluzione culturale umana dai popoli 'primitivi' non ha fondamento, poiché le differenze culturali sono più legate al contesto sociale, ambientale e storico in cui gli individui si trovano a vivere.
2) Franz Boas concluse che la cultura influenzava più la natura che viceversa, citando ad esempio come l'alimentazione influenzasse l'altezza dei giapponesi residenti negli Stati Uniti rispetto a quelli in Giappone.
3) L'interazione tra individuo e cultura produce modelli comportamentali mediati dalle istituzioni sociali e per le specificità culturali che plasmano le personalità prevalenti in un dato contesto.
4) Lo studio delle culture richiede un approccio specifico per comprendere ciascun caso, poiché l'antropologia statunitense dell'epoca era culturalmente relativista, rifiutando l'applicazione di standard di giudizio personali ad altre culture.
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